suor Maria Celestia – lettere

Pasqua – 13 aprile 2020

Carissimo Roberto e gruppo missionario, grazie per il vostro interessamento alla nostra realta’ e situazione in Albania.
Purtroppo anche in Albania l’ 8 Marzo si e verificato il primo contagio di COVID19. In seguito si e sviluppato prima di tutto in Sud Albania, Tirana, Fier, Elbasan Durazzo …. col ritorno di alcuni emigrati che trovandosi senza lavoro sono rientrati in Albania da altri paesi a causa del virus,  hanno così contagiato altre persone e attualmente anche da noi a Scutari abbiamo un numero di contagiati abbastanza elevato.
Purtroppo l’ospedale di Scutari non ha attrezzature adeguate per il soccorso dei pazienti che vengono portati tutti a Tirana. Come da per tutto ci sono anche qua deceduti, guariti e infettati ogni giorno di più. Nel nostro villaggio di Trush ancora non abbiamo nessun contagio.
Noi suore stiamo bene anche se, come ovunque, non siamo libere di svolgere le attivita’ che si facevano prima. Anche qui il governo ha dato ordine di chiudere tutto e lasciare aperto a ore determinate i supermarket e le farmacie. E’ proibito uscire e circolare in macchina o a piedi, eccetto solo una persona per famiglia con il permesso di prendere cibo o medicine. E’ cominciato tutto con l’esempio provenuto dal governo italiano.
Come in Italia e altre nazioni, nei giorni Pasquali  tutte le celebrazioni sono state trasmesse tramite i mezzi di comunicazione e tv che per furtuna anche qui tutti hanno.
Noi, come fraternita’, avendo il parrocco abbiamo celebrato nella nostra cappella tutti i giorni la santa messa.
Con la Domenica della Palme, come in Italia e altri paesi, il Vescovo ha benedetto le palme dalla cattedrale per tutta la Diocesi, e anche sabato santo, che si ha la benedizione dei cibi, aveva dato l’orario così che ognuno preparasse le pietanze pasquali sopra la tavola, mentre  dalla cattedrale ha fatto la preghiera e la benedizione dei cibi: in quel momento ogni capo famiglia con il vescovo benediceva versando aqua benedetta.
Il giorno di Pasqua in cattedrale si è celebrato con porte chiuse, ma dopo la messa con l’ostensorio e una piccola processione il vescovo è entrato nel vescovado e dal suo balcone ha dato la benedizione al popolo. La gente attorno, affacciata dai balconi e dalle finestre, prendeva la benedizione. Contemporaneamente alla benedizione solenne di Papa Francesco e la preghiera del Regina Coeli,  dalla cattedrale e da ogni parrocchia hanno suonato le campane e lanciato in aria verso il cielo i palloncini in segno di festa.
Grazie di tutto, auguriamo anche a voi ogni benedizione di questa Pasqua anche se particolare in tutto il mondo.
Saluti e ricordi nelle preghiere sempre cari e riconoscenti.
Sr. M. Celestia e la fraternita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

04 giugno 2019

Siamo ormai vicini alla festa di sant’Antonio da Padova, onorato in tutto il mondo ma in particolare in Albania dove la tradizione dice che sant’Antonio é passato ed in questa terra è sorto un piccolo santuario, ma molto frequentato da tutti gli Albanesi cattolici e musulmani.
Questo santuario é stato minato, come tutte le chiese e moschee in Albania, ma nonostante fosse stato distrutto le pietre sono rimaste nel luogo santo.
Nei giorni della ricorrenza di sant’Antonio il regime comunista metteva dei vigili per impedire che la gente salisse in questo luogo santo, ma nonostante tutto da altri sentieri la gente arrivava a pregare.
Negli anni 1990-1991 la gente si trovava in questo luogo a pregare e tra questi anche un frate Albanese conosciuto anche se in vesti civili, lo hanno supplicato che invocasse sant’Antonio perché facesse cadere questo regime comunista:
padre Dionisio, il suo nome, rivolto al popolo ha detto di continuare a pregare perché sant’Antonio potesse intercedere presso Dio per questa liberazione.
Infatti, in poco tempo, con la rivolta dei giovanni universitari a Tirana promossa dal giovane Socol Pepushaj (oggi padre francescano) disposto a morire pur di fare cadere il regime, hanno abbattuto il monumento con la statua di Enver Hoxha.
Da allora l’Albania si è liberata da questo regime comunista.
Da allora hanno ripreso con liberta a frequentare i luoghi sacri (diciamo luoghi perché le chiese erano state distrutte oppure trasformate in magazzini, palestre, cinema ….) e specialmente prima del 13 gugno, per 13 martedi, si fanno pellegrinaggi e digiuni per ottenere le grazie….
Anche noi con il gruppo bambini, ragazzi e giovani ogni anno organizziamo il pellegrinaggio a sant’Antonio a Lac.
Vi facciamo partecipi con alcune foto di questo pellegrinaggio fatto il 25 maggio 2019.

 

 

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